Partiamo dalla Nurra e, come detto in precedenza, dall’unico lago naturale della Sardegna.
Il Lago Baratz è un’oasi faunistica molto importante che insieme alla vicina area di Porto Ferro costituisce un Sito di Interesse Comunitario (SIC); infatti lo specchio d’acqua e le rive protette da giunchi, canneti e tamerici sono frequentate da numerosi uccelli, quali la folaga, da esemplari di testuggine d’acqua dolce e da una, limitata, fauna ittica.
Un vasto e intricato bosco, sopratutto pineta ma anche lecci, corbezzoli, fillirea e sottobosco arbustivo della macchia mediterranea, circonda e custodisce il Lago, oltre che essere sede di sentieri che permettono di compierne il periplo.
Il Lago Baratz risiede in una conca naturale che riceve le esigue acque stagionali del Riu dei Giunchi, del Riu Bastianeddu e del piccolo bacino imbrifero circostante; sebbene con normali fluttuazioni stagionali, il Lago ha sempre acqua e questo grazie all’impermeabilità di arenarie e conglomerati quarzosi che compongono il fondo del catino e all’imponente sistema di dune retrostante Porto Ferro che, creatosi durante la glaciazione Würm esauritasi circa 11.700 anni fa, forma una vera e propria barriera lungo il lato occidentale del Lago e fino al mare, impedendo così anche la contaminazione salmastra.