Nella piana di Cabu Abbas, conosciuta come Valle dei Nuraghi per l’elevata densità di questi edifici megalitici, troviamo uno dei Nuraghe più imponenti e stupefacenti dell’Isola: Santu Antine (San Costantino), conosciuto anche come “Sa Domo de Su Re”.
I primi scavi archeologici, ad opera del Taramelli, risalgono al 1933/1935 e, anche grazie ai lavori che si successero nel tempo, ci restituiscono oggi una maestosa e complessa struttura, finemente progettata dagli ormai superbi ed esperti ingegneri nuragici all’apice della Civiltà nuragica nel XV sec. AC.
Santu Antine è un gigantesco nuraghe tri-lobato a pianta triangolare, con il mastio in posizione centrale e tre torri minori, o lobi, ad occupare i vertici del triangolo (rivolti ad E, S, N) mentre un imponente bastione di circa 40 mt per lato e altezza di 9 mt le raccorda fra loro e al mastio; è stato eretto ricavando i blocchi da rocce basaltiche disponibili localmente.
La cortina fra le torri S e E non è lineare ma presenta una sorta di rigonfiamento in corrispondenza dell’area dove è ricavato l’angusto ingresso principale del Complesso nuragico; questo presenta dimensioni di 1,82×0,8 mt ed è sormontato da un’architrave con soprastante finestrella di scarico (atta ad alleggerire la parte centrale dell’architrave per non farla spezzare) e che immette nel corridoio che attraversa lo spesso muro e sbocca in un cortile oblungo largo circa 19mt e profondo 7 mt.
Dal cortile si dipartono gli accessi alle varie aree del Complesso nuragico, posti simmetricamente a sinistra e destra rispetto all’ingresso del mastio posto nella parte mediana, mentre un bellissimo pozzo nuragico con parapetto è posizionato poco a sinistra del mastio.
Il mastio (o torre centrlae) ha pianta circolare del diametro di 15,5 mt ed è attualmente alta quasi 18 mt anche se un tempo era certamente più elevata e doveva raggiungere un’altezza di 24/25 mt, cosa che la poneva fra gli edifici più alti del suo tempo; dal cortile due gradoni conducono al piccolo ingresso provvisto di architrave e finestrella di scarico, a cui segue un corridoio lungo 5 mt (lo spessore del muro) che immette nella camera interna del pian terreno di forma circolare, diametro 5,75 mt ed altezza della tholos di quasi 8 mt; dal corridoio di accesso si dipartono inoltre a destra un passaggio semicircolare ricavato nel muro, provvisto di piccole aperture per l’areazione, che collega tre nicchie disposte a croce attorno e in comunicazione con la camera centrale e a sinistra una scala elicoidale provvista anch’essa di aperture e tramite la quale si accede ai piani superiori.
La camera del primo livello, provvista di sedile perimetrale, ha un diametro di 4,85 mt ed altezza alla tholos di 5,33 mt mentre quella del secondo livello ha un diametro di 4,25 mt e conserva i filari delle mura solo fino a 1,45 mt, divenendo quindi una sorta di terrazzo dal quale si gode una vista ampissima sulla piana di Cabu Abbas.
Le torri E e S, i cui ingressi sono ai lati opposti del cortile interno, hanno pianta circolare con diametro di 5,4/5,7 mt per un’altezza di circa 6 mt e sono provviste di varie finestrelle di areazione; ognuna delle due torri E e S è connessa con la torre nord tramite un maestoso corridoio a sezione ogivale lungo 23 mt, largo 2 mt ed alto 4 mt e provvisto di numerose finestrelle di areazione.
La torre N, provvista di pozzo nuragico, ha diametro di 5,8 mt per un’altezza di 7,55 mt ed è l’unica che ha un piccolo ingresso esterno rivolto a NE.
A fianco degli ingressi dal cortile alle torri laterali vi sono quelli per i corridoi interni mentre a destra e sinistra rispetto all’ingresso del mastio vi sono gli accessi sopraelevati (di 5/6 gradoni) che conducono al livello superiore del bastione, costituito da camminamenti o gallerie attualmente scoperte ed in comunicazione fra loro tramite anditi, e quindi si raggiungono i terrazzamenti superiori posizionati circa a metà dell’altezza del mastio.
Del Complesso nuragico fanno parte alcune strutture minori esterne al bastione e ad esso addossate, tra le quali alcune capanne nuragiche circolari e altri edifici a pianta rettangolare di epoca romana, utilizzate fino in epoca storica.