Capo Pecora è un piccolo promontorio all’estremità meridionale della Costa verde e del territorio di Arbus del quale è anche il punto più occidentale dopo il quale si apre, verso sud, l’ampio golfo di Buggerru; per questa sua interposizione fra due tratti di costa che non si vedono reciprocamente, è stato un luogo di avvistamento e comunicazione durante i secoli flagellati dalla pirateria, così come testimoniato dalla toponomastica delle alture circostanti dai nomi evocativi come Punta de Su Guardianu, La Vedetta, Punta Guardia de Is Turcus.
Capo Pecora e l’area circostante sono un limitato affioramento dell’enorme batolite granitico sardo-corso; il grado di erosione delle rocce granitiche, così esposte ai venti e ai marosi di Libeccio e Maestrale, è ben evidente nella peneplanazione del promontorio, alto ormai pochi metri sul mare, nella generale presenza di profonde diaclasi nei banchi rocciosi delle scogliere con l’espressione di forme scatolate e negli abbondanti detriti di svariate dimensioni e forme tondeggianti che seguono il profilo delle due anse laterali del Capo.