Il complesso minerario di Montevecchio, nei territori di Guspini e Arbus, è stato tra i più importanti in Italia e in Europa a partire dal 1800. Le attività estrattive si concentravano su filoni di blenda (zinco) e galena (piombo) che venivano raggiunti attraverso pozzi distribuiti nei cantieri di Levante e Ponente, rispetto a Genna Serapis, sede del centro abitato di Montevecchio.
La chiusura definitiva del sito è avvenuta nel 1991 dopo mesi di vertenze tra sindacato e gestore e attualmente le strutture ricadono nel Parco Geominerario della Sardegna.
Di seguito una serie di foto e panoramiche della grande area dei fanghi, dove per decenni si sono accumulati gli scarti provenienti dalla Laveria Principe Tomaso, inaugurata nel 1887, e dell’affascinante torre metallica del Pozzo Faina, dal nome dell’allora direttore delle miniere e installata nel 1963 per un ultimo tentativo, purtroppo non andato a buon fine, di raggiungere filoni minerari più promettenti per il mantenimento del sito in attività.
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