Rocca della Bagassa è un’affascinante e un po’ stravagante altura al centro della Nurra, in territorio di Sassari, poco a sud est del Monte Forte (la cima più alta della sub-regione con i suoi 464 mt).
I pregi di questo piccolo monte sono molteplici: geologico, naturalistico, paesaggistico e storico-folkloristico.
In prima battuta quello che colpisce è la spettacolare morfologia della parte sommitale, che emerge come un maglio roccioso all’apice di una “banale” collina coperta di vegetazione; il torrione è alto 50/60 metri (raggiunge quota 246 mt) ed è costituito da vari enormi blocchi a forma di lama o più squadrati, variamente fratturati da grandi diaclasi che rendono l’insieme particolarmente aspro ma ricco di fascino; l’interesse geologico risiede anche nel fatto che le rocce che lo costituiscono sono esclusivamente tenacissime quarziti risalenti al Cambriano, quasi 500 milioni di anni fa.
L’ambiente attorno a Rocca della Bagassa fa di contorno al grande Monte Forte, del quale la Rocca è la pendice più sud orientale, caratterizzato dalla copertura di una folta e bassa macchia che nel caso del nostro piccolo monte è dominata dal corbezzolo, sebbene i rovi siano particolarmente invasivi ai piedi del torrione roccioso.
La cima sembra del tutto inaccessibile ed in effetti è raggiungibile solo tramite scalata mentre è possibile, risalendo un piccolo canalone fra la vegetazione nel lato a sud ovest, portarsi verso alcuni piccoli terrazzamenti dai quali godere una vista davvero ampia e spettacolare su una vastissima parte della Nurra centro meridionale, in special modo verso la Rada di Alghero, Porto Conte, Capo Caccia e la costa fra Torre Porticciolo e Porto Ferro.
Presso questi poderosi banchi rocciosi sono state costruite nel medioevo alcune fortificazioni o caseggiati di un piccolo borgo che faceva riferimento al più importante Castello di Monteforte (sulla cima dell’omonimo vicino monte) e quindi a Mariano II di Arborea, la qual cosa si rispecchia nella prima parte del nome Rocca della Bagassa, mentre la seconda parte (che in sardo significa anche prostituta) è probabilmente allusiva a qualche cortigiana che aveva dimora presso la rocca; le rovine sono perfettamente integrate fra le bancate rocciose e non sono subito identificabili anche a causa dell’intricata vegetazione mentre alcuni anfratti e composizioni rocciose, come quelli presso i terrazzamenti panoramici sopra citati, sembrano adattati ad una funzione più che altro di osservazione, vista la dimensione.
Rocca della Bagassa è facilmente raggiungibile tramite un breve sentiero che si imbocca a nord del monte (vedi mappa); attraversato il boschetto di corbezzoli ai piedi della rocca si arriva alla sua base dove a causa dei crolli e dei rovi non è facilissimo muoversi ma con pazienza vale la pena cercare dei suggestivi punti di vista delle magnifiche e taglienti colonne quarzitiche che ci sovrastano; muovendosi poi verso il lato a sud ovest si nota il suddetto canalone e proprio nella parte superiore si vede una parte della vecchia corte muraria della rocca, lo si risale muovendosi con cautela fra la vegetazione, alcuni brevi tratti sono particolarmente in pendenza e ci si aiuta con radici e rami fino a raggiungere una piccola e molto suggestiva radura fra le alte rocce e si può visitare l’area in cerca dei bellissimi panorami circostanti.